24 Febbraio 2021 – La prima immagine ci mostra l’estensione dei ghiacci polari al 22 febbraio 2021, in bianco le zone ricoperte di ghiaccio, mentre la riga colorata di verde mostra la media del periodo 1981/2010, ci si può quindi rendere conto dove manchi il ghiaccio rispetto alla media (vedi zona a sud della Kamchatcka o quella a nord di Terranova)

La figura 2 invece mostra l’estensione in milioni di chilometri quadrati delle superfici di oceano con almeno il 15% di ghiaccio, purtroppo ad oggi (riga azzurra 2020/2021) siamo sotto la media 1981/2010 e anche all’anno peggiore 2011/2012, situazione che, fatta eccezione per un breve periodo a gennaio, si prolunga dall’autunno scorso.

Il National Snow and Ice Data Center per quanto riguarda l’analisi a fine gennaio così commenta:

L’estensione media del ghiaccio marino artico per gennaio 2021 era di 13,48 milioni di chilometri quadrati (5,20 milioni di miglia quadrate). Questo era di 400.000 chilometri quadrati (154.000 miglia quadrate) al di sopra del minimo record stabilito nel 2018 e 940.000 chilometri quadrati (363.000 miglia quadrate) al di sotto della media 1981-2010. L’estensione ha continuato a essere sotto la media nel mare di Barents, nella baia di Baffin, nello stretto di Davis e nel mare del Labrador. La misura era inferiore anche alla media sul lato russo del Mare di Bering, ma altrove il bordo del ghiaccio era vicino alla sua posizione media in questo periodo dell’anno. L’estensione del ghiaccio si è espansa nel corso del mese sul lato dell’Alaska del Mare di Bering e all’interno del Mare di Okhotsk. La crescita del ghiaccio è stata importante anche nel Mare di Barents settentrionale, a ovest delle Svalbard.

Le condizioni a fine gennaio sono riportate qui sotto

Autore – Giampaolo Rizzonelli (Meteolevicoterme.it)

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