Per quella che è stata la mia esperienza, l’accoglienza che ti riserva l’India non è proprio morbida…

Iniziare il viaggio dalla capitale Delhi è da delirio: arrivi in aeroporto ed è tutto perfetto, pulizia, ordine, classico aeroporto occidentale, poi prendi un taxi (ufficiale? abusivo? mah… boh) e te ne vai verso il centro città…

Arrivi a destinazione e l’odore, o meglio una indescrivibile mescolanza di odori, ti avvolge e si accompagna a quel fiume incredibile e pazzesco di persone, animali, biciclette, rickshaw e cani randagi che si muovono intorno a te come in un formicaio. E tu sei lì, un po’ inebetito, spaesato,
alla ricerca del tuo alloggio, col tuo zaino di 15kg sulle spalle, la tua faccia ben poco indiana e quell’alone che ti rende inconfondibile agli occhi di tutti, ovvero quello dello straniero.

Non si ha il tempo di elaborare la situazione, farsi un idea, pensare al da farsi… che già sei circondato da persone che ti chiedono cosa fai, dove vai, da dove vieni, come mai sei in India e se hai già un programma… e puntualmente scopri che tutti hanno un interesse economico, come portarti in un albergo dove ricevono chiaramente una commissione, oppure farti fare un giro della città e mille altre varianti. E’ cosi che abbiamo incontrato Viru che ci ha scorazzato per la città in lungo e in largo per una manciata di rupie.

Mi ricorderò sempre la mia prima passeggiata (più che altro sembra un percorso ad ostacoli) lungo i vicoletti del mercato di Chandi Chokw, o la prima stanza d’albergo indiana, sporca, fredda, e senza l’acqua calda, che mi facevano dire “Ma chi me la fatto fare di venire qui?”, ma allo stesso modo, ricorderò sempre la tratta verso l’aeroporto durante l’ultimo giorno di viaggio, coi lacrimoni agli occhi e una tristezza inconsolabile all’idea di andarmene dall’India.

Ogni giorno in India esci di casa e sai che sicuramente qualcosa ti accadrà. Vedrai un rickshaw ribaltato da uno scontro con una mucca, un uomo portare in bici la sua scimmia, macchine schizzare nel traffico senza regole e senza condizioni, gente mangiare e dormire agli angoli della strada senza inibizione… In India is normal!!! Probabilmente una donna proverà a sottrarti qualche rupia mentre sei in fila all’ingresso di un monumento vendendoti di tutto, un autista cercherà di estorcerti 1000 rupie per
una corsa che ne vale forse 50, una bambina cercherà di venderti una ghirlanda di fiori per comprarci del latte o del riso. Probabilmente acquisterai per molte rupie oggetti che poi scoprirai non aver nessun valore, mentre verrai inseguito da un bambino al mercato che vuole restituirti il resto di sole 15 rupie, l’equivalente dei nostri 10 centesimi…
Probabilmente, tornato a casa da quella interminabile giornata odierai tutto questo o forse, come è successo a me, lo amerai… L’india è cosi, è incredibile!!!

Autore – Mauro Libardoni