Дорогие друзья! Cari amici! Rieccoci con il nostro consueto appuntamento di “Russia For Dummies”.

Mi sono chiesta a lungo come affrontare l’argomento “letteratura russa”, senza renderlo pesante e noioso, e senza limitarmi ad un elenco asettico di opere. Ho quindi pensato di proporvi itinerari legati alle grandi figure della letteratura russa, che vi portino nei luoghi dove hanno vissuto e creato le loro opere. Voglio in questo modo fornirvi spunti per visite più o meno turistiche, ma anche cercare di incuriosirvi, nella speranza di farvi avvicinare alla produzione letteraria degli autori che tratterò.

Sarebbe stato estremamente scontato iniziare da Aleksandr Sergeevič Puškin, il padre della lingua letteraria russa moderna. E sono stata molto tentata di farlo… MA mi sono ricordata di alcuni luoghi che ho visitato e mi hanno stregata. E sono indissolubilmente legati ad un altro mostro sacro della letteratura russa, Lev Tolstoj, autore di pietre miliari quali “Guerra e pace”, “Anna Karenina”, “Resurrezione”, “I Cosacchi”, “La morte di Ivan Il’ič” e molte altre.

Non mi dilungherò in una spiegazione della sua poetica e dei contenuti delle sue opere, che potete trovare su qualsiasi sito specializzato in letteratura, ma anche su Wikipedia…assieme a tante curiosità. Sapevate ad esempio che Tolstoj fu scomunicato?

Vi porterò invece nei luoghi della sua infanzia, dell’età adulta e che hanno segnato la sua vita. Siete pronti a tuffarvi nel mondo di Lev Tolstoj? Seguitemi

Jasnaja Poljana / Ясная Поляна

Jasnaja Poljana è la tenuta dove Lev Tolstoj nacque, visse la sua infanzia e altri periodi della sua vita, e dove a lungo operò. Situata a pochi km dalla città di Tula, a sua volta 193 km a Sud di Mosca. Non è difficile da raggiungere con i mezzi (treni, bus, elektrichke). Da Tula, potrete anche muovervi in taxi.

La particolarità di Jasnaja Poljana è quella di non limitarsi ad essere una casa museo, ma di farvi immergere in ettari ed ettari di verde, e di portarvi davvero nell’atmosfera in cui viveva l’autore che state andando a ri-cercare in questo luogo. Vi ritroverete nel mezzo della campagna russa, distesa bianca d’inverno e verde nella bella stagione. Nei suoi silenzi, nelle sue vastità. A Jasnaja Poljana Tolstoj scrisse sia “Anna Karenina” che “Guerra e Pace”. In questa tenuta, ritroverete gli aspetti della sua vita quotidiana, quelli che davvero ne influenzarono il pensiero. Nel giugno del 1921 la tenuta venne nazionalizzata e divenne formalmente il suo museo memoriale.

Nella tenuta troverete la villa dello scrittore, il suo studio, la stanza dove nacquero i suoi tredici figli, la scuola da lui fondata per i figli dei contadini, e anche la sua tomba modesta e disadorna. “Seppellitemi là dove sarò morto nel cimitero più modesto, se accadrà in una città, e nella bara più a buon mercato come si farebbe per un mendicante” scrisse il 27 marzo del 1895.

Potrete visitare la casa- museo che contiene mobili e suppellettili e i volumi delle sue opere editi nelle varie lingue. Ogni mese, in questi luoghi, si tengono letture filologiche e incontri scientifico-letterari. Ma potrete anche passeggiare nei boschi della tenuta e nella loro pace.

Nella dépendance della villa ereditata dalla madre, vi sembrerà quasi di poterlo incontrare, e questo piccolo luogo vi sembrerà ancora abitato

La chiesa di S. Nicola in Khamovniki / Церковь Cвятителя Николая Чудотворца в Хамовниках

Non è altro che la chiesa frequentata da Lev Tolstoj a Mosca. Costruita alla fine del XVII secolo per la congrega dei tessitori, si trova nel quartiere di Khamovniki. L’attuale struttura è stata realizzata tra il 1679 e il 1682, sostituendo quella originale in legno. La chiesa possiede alcune importanti icone, tra cui quella della Madre di Dio “Speranza dei peccatori” e ha la particolarità di non essere stata chiusa in periodo sovietico.

La tenuta di Khamovniki

La tenuta di Khamovniki, oggi villa museo Tolstoj, venne acquistata dalla famiglia Tolstoj nel 1882 per risparmiare sull’affitto di un alloggio per il periodo invernale a Mosca. All’epoca, Khamovniki era un quartiere industriale, di tessitori, alla periferia della città. Tolstoj trascorse nella tenuta 19 inverni, a partire appunto dal 1882. Anche qui, dopo i cinquant’anni, visse il periodo della sua profonda crisi spirituale, che lo portò a rimettere in discussione tutto il suo sistema di valori. I prodromi della crisi si possono già trovare negli scritti degli anni precedenti: “Quello che mi è successo è che la vita del nostro circolo ristretto – i ricchi, gli studiosi – non solo mi si è rivoltata contro, ma ha anche perso ogni significato”, scrisse ne “La Confessione”, nel 1879. Tutto, nella casa museo, è stato lasciato come era all’epoca dello scrittore.

Un’ultima curiosità: la tenuta di Khamovniki è uno dei pochissimi edifici in legno usciti indenni dal Grande Incendio di Mosca del 1812

Il parco Sokolniki / Парк «Сокольники»

Il nome del parco è dovuto a quello del quartiere Sokolnichya, la casa del sovrano del 17 ° secolo. E alla sua destinazione d’uso, la falconeria. Sokolnik non è altro che il falconiere, e sokol il falco.

Questo parco, non lontanissimo dal centro, è uno dei luoghi più incantevoli di Mosca, ed è legato ad alcuni momenti meno seri, e forse più felici, della vita di Tolstoj, che amava trascorrervi il tempo per divertirsi e “fare bisboccia”. Lev e suo fratello maggiore Nikolaj fecero festa a Sokolniki nella notte del 1 maggio 1851. Il giorno successivo, Tolstoj seguì suo fratello nel servizio militare nel Caucaso.

Inoltre, è nel bosco di Sokolniki che trova spazio uno dei passi salienti di “Guerra e Pace”, il duello tra Pierre Bezukhov e Dolokhov, amante di sua moglie. Hélène, bella ma “libertina” figlia del principe Kuragin, aveva tradito il marito, e tutta l’alta società non parlava d’altro. A sorpresa, Pierre Bezukhov sfida l’amante della moglie a duello e, sebbene non avesse praticamente mai sparato prima, vince.

Ebbene, eccoci giunti alla fine di questo piccolo “assaggio” della vita e dei luoghi di Lev Tolstoj. Non potrete esimervi dal correre in biblioteca, e cercare tra gli scaffali almeno i suoi racconti, se non i romanzi.

A presto, con il luoghi di Aleksandr Sergeevič Puškin!

Autore – Stefania Catalfamo