Giorno 1

Gozo è una perla incastonata nel Mediterraneo, appena a Nord di Malta. La sua bellezza è quasi selvaggia, fortunatamente ancora poco contaminata dalla presenza di grandi complessi turistici e residenziali che caratterizza l’isola sorella. È un piccolo paradiso da girare a piedi, in quad o anche solo spostandosi con i bus, e nasconde luoghi che meravigliano gli occhi, e fanno bene al cuore.

Google maps dice che per raggiungerla bastano un volo, un bus dall’aeroporto di Luqa fino all’imbarco di Cirkewwa e venti minuti di traghetto fino all’attracco di Mgarr. Ma Google Maps non tiene conto dei tempi di transito dei bus maltesi, delle coincidenze spesso perse e dei trasbordi fortunosi da un mezzo all’altro.

Ed è così che, dopo 7 ore di viaggio, finalmente la vediamo dal ponte della nave

Una volta sbarcate, ci accorgiamo che ogni spostamento a piedi richiede necessariamente una salita ammazzacuore. Dopo mezz’ora di scarpinata raggiungiamo l’abitato di Ghajnsielem, dominato dall’enorme chiesa della Madonna ta Loretu. Qui ci aspetta una guest house bellissima e accogliente, la tanto agognata doccia, e una cena a base di polpo fresco e formaggio gozitano.

Giorno 2 – Mgarr ix Xini

Per il primo giorno di permanenza, optiamo per la “spiaggia” più vicina.

Mgarr ix Xini, letteralmente “porto per barche” è un’insenatura che taglia la costa sud ovest di Gozo, e dove molte barche di piccole dimensioni trovano attracco.

Si raggiunge con una camminata in mezzo alle case maltesi, ai campi riarsi dal sole e con un’avventurosa discesa dalla cima dell’isola alla costa.

Ma tutta la fatica è compensata da un panorama mozzafiato, dall’acqua cristallina e dalla possibilità di fare un bagno lungo ore, spingendosi per tutta la baia fino quasi al mare aperto. Lo snorkeling è d’obbligo, con avvistamenti di tantissimi pesci e un fondale che si vede perfettamente dalla superficie. Un’esperienza unica, sembra di galleggiare in un mondo blu e azzurro, con le rocce scure a fare da contorno.

Se poi il pranzo è un’ottima ftira (focaccia maltese) e ci si abbronza anche, cosa chiedere di più?

Da Mgarr ix Xini parte anche una lunga passeggiata sulla costa, verso la torre di Xlendi… ma questa è un’altra storia. Noi preferiamo tornare a Ghajnsielem e alla quiete della sera.

Giorno 3 – La cittadella di Victoria

A Gozo, tutte le strade portano a Victoria, tappa obbligata per tutti i bus maltesi e capoluogo dell’isola.

Noi decidiamo di visitarla, anche e soprattutto per poter ammirare la Cittadella dei Cavalieri di S. Giovanni, l’ordine che ha custodito Malta e Gozo per lunghi anni. Le vie e le piazze sono addobbate in vista del Ferragosto, per festeggiare l’Assunzione di Maria.

La Cittadella non ci delude. Imponente, domina tutta l’isola e offre panorami mozzafiato, ma anche un viaggio nel viaggio. Che ci porta a fare un tuffo nella storia, tornando alle battaglie contro i turchi e facendoci scoprire la figura di Bernardo de Opuo, ultimo baluardo a cadere nella lotta contro l’invasore.

Giorno 4 – Marsalforn, le saline e Wied il Ghasri

Oggi ci spostiamo a Nord dell’isola, per un bagno presso la spiaggia di Marsalforn. Che però diventa il punto di partenza per un’escursione fino alla torre del luogo, sotto la quale una rientranza nella costa offre un punto perfetto per lanciarsi in acqua e ammirare ancora una volta il fondale.

Dalla torre parte la lunga escursione attraverso le saline, un paesaggio scarno e bruciato dal sole e dal sale, ma talmente insolito da catturarci e non farsi mai più dimenticare. Si cammina in mezzo a una quasi tempesta di sabbia, le raffiche di vento e polvere ci mettono a dura prova. Ma la meta ne vale davvero la pena, un piccolo canyon che riporta nell’entroterra, dalla pace quasi surreale. Bello e incontaminato, merita gli sforzi fatti per raggiungerlo.

Giorno 5 – Comino e Blue Lagoon

Per ogni turista gozitano che si rispetti, non può mancare la gita a Comino e alla celeberrima Blue Lagoon. Noi non badiamo a spese e la organizziamo in grande stile, con un tour in barca intorno all’isoletta.

Il nostro equipaggio ci porta subito a Blue Lagoon, la meraviglia blu che sta nello stretto tra Comino e Cominotto. In queste acque godiamo di lunghe immersioni, purtroppo funestate dall’arrivo di una valanga di turisti. Ci spostiamo così a Santa Maria Bay e alla sua tranquillità.

Dopo qualche tempo, la nostra barca riparte per circumnavigare l’isola e mostrarci grotte, una torre e altre insenature più nascoste. Le acque sono parecchio mosse, e ci regalano l’emozione dei continui rollii e sbalzi dell’imbarcazione, adrenalina pura.

Non vorremmo più sbarcare, ma purtroppo si deve rientrare alla base.

Giorno 6 – Dwejra e Blue Hole

Il nostro ultimo giorno ci porta sulla costa ovest di Gozo, per raggiungere un’altra meta da noi molto ambita. La baia di Dwejra, con il suo mare interno e il blue hole.

Il bus maltese decide di farci attendere alcuni minuti maltesi (un’ora e qualcosa in minuti italiani), ma poi ci porta a destinazione.

Il Blue Hole è una formazione rocciosa naturale, scavata nel corso dei secoli dal vento e dal moto ondoso, gettonatissimo dagli appassionati di immersioni. Noi ci limitiamo a scendere dalle rocce fino al suo ingresso, e a un timido snorkeling, visto che il mare è veramente mosso e le onde fanno paura. Ma nuotare in mezzo ai pesci in questa pozza naturale è comunque magico. Ci spostiamo poi in una location più tranquilla, il Mare Interno di Dwejra. Una piccola e circoscritta baia a Dwejra Point, collegata al mare aperto attraverso un lungo tunnel. Il nostro ultimo bagno è occasione per salutare questa bellissima isoletta, che ci ha regalato paesaggi, cibi, profumi e colori che di certo porteremo con noi anche nei prossimi viaggi e nei prossimi anni.

Grazie Gozo, arrivederci a presto!!!

Autore – Stefania Catalfamo